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lirik lagu mamacita – sierra romana

[strofa 1: ponte]
lei seduta su una foglia di canapa, due biglietti solo andata per il canada
terrazza vista mare tutto calmo m’appare, i piedi m’escono dal letto della camera
e bene o male siamo rimasti insieme pure sotto al temporale, godiamoci la vita, prendiamo un margarita, lasciamo le valigie sul costa del costa rica
e adesso tu guarda come mi muovo, vedi un futuro nuovo, vedi che qualche cosa di buono alla fine c’è
non parlo di superuomo, parlo col cuore in mano, questa realtà che ti costringe a guardar lontano
guardar lontano. lanciamoci nel vuoto noi due mano nella mano, che sotto ci sta il mare, non ci faremo male
il tuo nome scritto nell’aurora boreale
mamacita

[strofa 2: sila]
sono pazzo di te, sono pazzo di te
mi metto sotto i riflettori se parlo di te
ti cerco sempre quando ne ho abbastanza di me, che la gente non sa che i soldi stanno in strada, le guerre stanno in strada, i vizi stanno in strada e non è easy dire nada
la pace che volevo era nascosta da un velo
portami via dall’estetica, andiamo in america lontana di qualche dollaro in più
tra le palazzine il tuo nome lo sentono eccome fino a timbuktu
niente da perdonare, niente da valutare, se vado sotto zero mi devo riscaldare
la sabbia del mare a confonderci
mamaci, mamaci

[ritornello]
mamaci, mamaci, mamacita
mamaci, mamaci, mamacita
tieni ancora quella sabbia tra le dita
tieni ancora quella sabbia tra le dita
mamaci, mamaci, mamacita
mamaci, mamaci, mamacita
tieni ancora quella sabbia tra le dita
tieni ancora quella sabbia tra le dita

[strofa 3: jasper]
torri gemelle, bruciamo lentamente, salta sul divano facciamo quello che hai in mente
se dopo ci stufiamo dai cambiamo continente, sei una benedizione, cambiamo posizione
che stiamo bene qua, fai la brava ma, prendiamo un volo che va dritto verso l’africa
che rimaniamo solo noi poi, tu chiamami h-llboy, sei nuda a tavola baby “enjoy”
andiamo giù nell’atlantico, guardiamo la città che si muove da un attico
che sono stanco di svegliarmi in questo traffico, dammi un motivo per cui dovrei dare il m-ssimo
mamacita

[strofa 4: sweet opa]
mami mami, mi ami e non mi chiami
le mie mani con i tuoi capelli fanno gli origami
siamo lontani, meglio se non rimani
sdraiata in spiaggia, cornetto algida
ti vedo sola gioco l’-sso nella manica
ti ho dato tutto ma ho scordato la mia master card, la mia master card yaya
tuffiamoci, bagniamoci, che poi ogni volta ci ricasco riguardandoti
rivedo le tue foto al mare sul pc
ripenso ai nostri baci mentre guardo un film
io ti cerco tra le chat del cellulare
ricordo i bei momenti anche se poi fa male
la prima volta che ti ho tolto i jeans
ma adesso via di qui, mamacì

- sierra romana

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