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lirik lagu a tue spese – simos

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[testo di “a tue spese”]

[strofa 1]
per noi giovani
non c’è spazio
vedo uomini immobili
non c’è ricambio
siamo rimasti indietro
nella mentalità
in un sistema vecchio
più di un ceto qua
lasciato nell’incerto
ci chiedono se vogliamo un cambiamento
vecchi decrepiti
serve davvero un referendum
cambiare i metodi
il quesito è una contraddizione
per condizionare
ogni partito
toglie la comprensione
per farti sbagliare a votare
in un paese a pezzi
che conserva parassiti
tra ricerca di consensi
non interessano i tuoi fini
me lo sento, non condividi
e’ un discorso delicato, dirai non serve
cosa ho detto, ah sorridi?!
hai già dimenticato, la frase precedente
non è musica questa
parlo troppo veloce
sono quella vocina
che nella testa esplode
questo è il ritratto di una società
in un barattolo, che comprimi…
le cose che ci riguardano
di solito le inquini
fai una notizia
inzuppala così rimbomba
qui si strumentalizza, di chi è la colpa
è colpa mia, che smonto l’ipocrisia, di una n*z*one?
davvero… non c’è armonia in questa canzone
vero, come nella disoccupazione e nel futuro
più di una generazione lasciata al buio
esagero? non mi crede nessuno
eri chiuso in casa, a cantare
sul tavolo, aumentavi il consumo
se non ci sono entrate
quanta gente a digiuno
buoni propositi e pochi euro
anche se sgomiti, gira sempre il nero
nuovi poveri, cadono nel canyon
prima ti danno e poi chiedono indietro
tassano ogni sogno, aumentano i prezzi
ti tolgono il lavoro, creano compromessi
c’è chi si lamenta
vorrebbe andare al mare
e chi resta a terra
e non si può più rialzare
[ritornello]
sei italiano
ed ami il tuo paese
ma se cadiamo
lo paghi a tue spese
sei italiano
ed ami il tuo paese
ma se cadiamo
lo paghi a tue spese

[strofa 2]
cosa ci può dare l’italia
continua a non funzionare
quindi solo rabbia
cresci e non ci sono alibi
non c’è meritocrazia
vedi e trovi ostacoli
è la burocrazia
tra complicazioni uniche
solo soluzioni dubbie
a portata di mano
raccomandazioni subdole
dov’è l’innovazione
non si sfrutta
il capitale umano
escono dalle scuole
spesso anni b*ttati, non tornano indietro
e fuori solite storie
destinanti a lavori di ripiego
imparare cosa? fuori è diverso
forse non mi spiego, il metodo è regresso
dovrai stare in silenzio
non puoi contestare
sei solo un tassello
ti puoi solo adattare
cittadino modello
da modellare
ma quale carriera
se l’intenzione è intrinseca
il talento si spreca
cercando la qualifica
non c’è apertura
sono uno sbaglio
e la vostra paura
e’ di non dire il contrario
paga una tassa sul televisore
e beviti ogni impulso
guarda una trasmissione
immergiti nel trucco
credi a loro sempre
non a questo
sono politicamente
scorretto
dovrei essere più patriotta
questa canzone non ti piace
perché scotta
non vuoi la realtà
b*ttata in faccia
tra le mezze verità
la gente sguazza
contenta
finché la pancia è piena
dopo contesta
ma la massa di solito accetta
sta in pace
difende un sistema antiquato
chi tace acconsente
pensare è reato
l’ignoranza è legge
ti non hai preso scelte
sei stato saltato
tienilo a mente
sulle vostre coscienze
nella fase quattro
c’è l’effetto battito
di farfalla
come le aziende
vanno allo sbando
tutto questo è arido
è un marasma
[ritornello]
sei italiano
ed i il tuo paese
ma se cadiamo
lo paghi a tue spese

[outro]
ho smesso di credere
ci hanno tolto tutto
ora è il momento che cambi qualcosa
prima che sia troppo tardi
non c’è più tempo
fate sentire la vostra voce
sempre

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