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lirik lagu black friday – sina (italia)

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[strofa 1]
con quegli occhi pallidi parli di mille stronzate diverse
questo cielo grandina sangue, io sanguino grandine e perle
sono tutte sante ma intanto hanno le stesse cose in mente
resto delicato come un elefante chiuso dentro stanze di vetro con le luci spente
sai che bello avere gli occhi addosso di chi giudica, tipo lei che pensa che sia unica
sfrego sopra quelle cosce la mia faccia ruvida
non fare la stupida, mettimi alla prova
o in pericolo si tipo la fede di chi dubita
a volte mi sento cieco e perso come un vicolo
siamo scritte nere sopra una pagina pubblica
giro certe notti coi fari spenti
l’unica certezza che non fai in tempo a farli che li spendi
voglio quegli occhi stupendi
quasi quanto due stipendi
quanto tre stipendi
quanto sei stipendi

[ritornello]
voglio solo meno pare per il cash, occhi neri più del venerdì black
gravito tra le pupille e l’iride
io che a forza di inc-ssare colpi ho le braccia livide
il mare il limite, vedo ‘ste critiche
e ci rido su, viviamo storie cicliche
tra mille fisime, vedo ‘ste critiche
e la faccio su

[strofa 2]
siamo nati nel fango come diamanti, brilliamo dopo i tagli come i diamanti
scelte più grandi piccoli sbagli, torni e riparti p-ssano gli anni
ho la sveglia presto del resto, me stesso non lo trovo tra le lenzuola del letto
portami rispetto e un espresso ristretto
per quest’aria fresca, sai qual è il prezzo?
noi che siamo soli fai te, questa vita un fight club
il nemico fa il cash, siamo manichini crash test
tutti fanno i fuori testa, a vent’anni non fai business finche non ci muori di stress
la ventenne in pista tira piste, perchè qua la noia ti rapisce
giro certe notti coi fari spenti
l’unica certezza che non fai in tempo a farli che li spendi
voglio quegli occhi stupendi
quasi quanto due stipendi
quanto tre stipendi
quanto sei stipendi

[ritornello]
voglio solo meno pare per il cash, occhi neri più del venerdì black
gravito tra le pupille e l’iride
io che a forza di inc-ssare colpi ho le braccia livide
il mare il limite, vedo ‘ste critiche
e ci rido su, viviamo storie cicliche
tra mille fisime, vedo ‘ste critiche
e la faccio su

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