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lirik lagu peggio degli altri, pt. 2 – sistema nervoso

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[testo di “peggio degli altri, pt. 2”]

[strofa 1: antiking]
sono immagini che scorrono lente
che ti ammazzano dentro ogni tanto
torno a casa strisciando
permettimi il lusso di farlo
sono sempre qualcun altro
non lo so, non lo guardo
non so se farlo
qualcosa che mi uccide dentro ma non te ne parlo
in mezzo a tanti a giudicarmi sono il più b*st*rdo
non mi identifichi io sono sempre qualcun altro (oggi)
perché è un attimo cadere
per non risalire (oggi)
prendo calci nella pancia come prospettive (oggi)
oggi non sarà un buongiorno per le comitive allegre
suoniamo solamente questo requiem (peggio)
canto di giorni storti alterati (peggio)
come si vanta il male di sé (peggio)
torna nell’ ombra ha gli occhi sbarrati (peggio)
non ha colori nell’iride

[ritornello: antiking]
noi siamo peggio degli altri, la morte non ci considera (non ci considera)
siamo le mani calde e sudate
e le canzoni che cantano te
noi siamo peggio degli altri la morte non ci considera (non ci considera)
canta di parabrezza sfondati
verso la fine dimmi com’è
[strofa 2: adria the reject]
reietto inetto maledetto riformato
a casa bestia drogata assetata di valium
enciclica del papa: h0m* interitus
memoria dannata cancella stato emerito
lavorauomini schiavi del fatigo mi deridono
mai hanno fatto qualcosa di figo
marzocca di senigallia la mia gabbia
ho passato metà della mia vita in galera come vallanzasca
non mi è rimasto nulla in tasca
vivevo come se dovessi morire domani
ora sento non arrivo agli istanti successivi
di domani manca la certezza
dolce carezza degli antidepressivi
siamo stati morti per millenni e lo saremo per altri millenni come piero
è tutto vero, lampi di luce nel buio illuminano i fuochi fatui tutto il cimitero

[ritornello: antiking]
noi siamo peggio degli altri, la morte non ci considera (non ci considera)
siamo le mani calde e sudate
e le canzoni che cantano te
noi siamo peggio degli altri la morte non ci considera (non ci considera)
canta di parabrezza sfondati
verso la fine dimmi com’è (com’è, com’è, com’è)

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