lirik lagu dctt – stinson mc
[testo di “dctt”]
[intro]
sì, stinson mc sulla traccia, per il 2020
ne ho fatti 18, ok, vai
[strofa 1]
ora che ne ho fatti 18, ti voglio raccontare
in modo b*n*le la mia vita, così entro nel tuo cellulare
di quando cantavo mr simpatia a squarciagola
mentre adesso mi accorgo di come il tempo vola
niente è diverso da prima apparentemente
mi sento solo più vecchio di fisico e di mente
ancora a sbattermi per una sufficienza
e non rispondere, sennò finisci in presidenza
mi trovi ancora in giro a fare casino
oppure in disco con la paura del freddo ai polsi
immergendo i pensieri miei nei bicchieri di vino
mentre i piccoli mi chiedono di prendergli i drink rossi (ahahah)
“dta”, non mi fido, ora l’ho capito, mi han troppo fottuto
nessun invito o festa perché non vale la mia esistenza
un solo grido, mi fido solo del suono dell’auricolare e dei fra
“e per stasera, porta 11€, che poi si ride e si scherza”, già
ne ho fatti 18, ma mi darei fuoco, confused stonks
ascoltavo rock, ma ora ascolto solo rap & hip*hop
quello di luci e ombre, che ha anche una t davanti
ma sticazzi, io vado avanti, finché non esalo quei 21 grammi
[pre*ritornello 1]
ma io non crollo, io non mollo, voglio ‘sto volto da stronzo
ovunque, dovunque per le vie lunghe, dunque colgo l’attimo
mi creo l’occasione, alza le mani al cielo
urla il mio nome, maggiore età, che bello
ma conta solo il ritornello, quindi
[ritornello 1]
ne ho fatti 18, ne ho fatti 18
sai che faccio questa merda fino a quando non son morto
ne ho fatti 18
questa canzone è il mio padre nostro
ne ho fatti 18, ne ho fatti 18
fanculo la filosofia, vaffanculo il nostos
ne ho fatti 18
mi riposerò solo quando sarò morto
[strofa 2]
uno per passione, due per la famiglia
tre per gli amici che, se lo sono stato, mi dicono che so’ un pirla
quattro per chi ha svoltato dal niente
cinque per fottere chi mi ha dato del malato di mente
sei per fottere quel professore, che mi dava del coglione
per un brutto voto, ma mica compri da mangiare con un 9
sette, non rubare canzoni altrui
otto, fanculo gli ipocriti, nove, i leccaculo
dieci, ignora una figa, che ti lascia perché sei nessuno (f*ck)
signore, perdona i miei peccati, ora dammi 20 miliardi
così risano il debito, dammi altri 100 anni
come luchè, voglio il potere nelle mani
ma non le tue, infame, perché so che non te le lavi
e ora di noi due ci son solo ricordi
alla fine è finita come volevano quegli stronzi
non si gioca con nulla, la vita, la scuola o l’amore
e con tutta ‘sta pressione
non sorprende se diminuiscono le speranze e aumentano le droghe
[pre*ritornello 2]
dammi altri 100 anni
dammi ancora un’emozione
al kharma non scampi
ricorda il mio nome anche dopo i 19, ciao
[ritornello 2]
ne ho fatti 18, ne ho fatti 18
sai che faccio questa merda fino a quando non son morto
ne ho fatti 18
questa canzone è il mio padre nostro
ne ho fatti 18, ne ho fatti 18
fanculo la filosofia, vaffanculo il nostos
ne ho fatti 18
mi riposerò solo quando sarò morto
[outro]
ne ho fatti 18
ne ho fatti, ne ho fatti, ne ho fatti 18
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