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lirik lagu prima guerra mentale – stirpe

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[strofa 1]
è la vendetta come v degli anonimi, l’anno domini
nel cuore piove [?], stereotipi tragicomici
opponiti a questa violenza empatica
la stamina di un despota disposto a romper la calotta cranica
marte mi da la carica, [?] la modella
carte su questa tavola, in palio la vita eterna
la mia testa rimembra il p-ssato
quella stirpe di apparenza ma senza significato
nel mio corpo c’è una guerra in stile tradimento
sangue, fronte grondante, da vene dentro al mio cranio randagio
come i cani attorno ai lupi
non ho fatto pace con me stesso, è un “cessate il fuoco” temporaneo
per deludersi alzo il volume anche se è al m-ssimo
illudersi di superarsi pure dando il m-ssimo
e qua, ma sì, firma sopra il necrologio
che parlo con me stesso e non mi ascolti, un soliloquio

[bridge]
intrappolati nelle termobili
piedi su fondi di sabbie mobili
orde di zombie dentro automobili
in un corpo di spine restiamo immobili
e lo so cosa mi fa capire il vero
sapere che il bicchiere è mezzo pieno di veleno
sapere che il dovere è campare senza riflettere
alzarsi, deprimersi, dormire, ripetere

[hook]
perchè rischi di convincere te stesso
se knees weak, arms are heavy
it doesn’t even matter how hard you try
se ti pieghi a ciò che pensano
ti perdi a ciò che dettano
sentimi, ascoltami e ripeti ciò che ho detto bro
abbandonato a me stesso, me stesso, me stesso
ma dopotutto meglio per me stesso

[strofa 2]
è una part-ta a scacchi
pedoni di un sistema governato da politici vigliacchi
non credere di poter credere a quello che credi
tantomeno di saper guardare quello che vedi
se vuoi rip-ssa l’espressione per l’esame di coscienza
fai autovalutazione poi bocciati in conoscenza
ho ripetizioni per fare un po’ d’esperienza
la vita è un pi greco, torni al punto di partenza
morto, dentro, ombra, fuori
quanto ci vuole ad evadere da qua fuori
ero un demone disposto a farmi fuori per il dramma
ora lo stesso ma ho la consapevolezza della calma
ho ancora i brividi, lividi come eclissi
sprofondo veloce come [?] negli abissi
e se insisti racconto la mia storia da soldato
è meglio essere sconfitto che essere sopraffatto

[bridge]
intrappolati nelle termobili
piedi su fondi di sabbie mobili
orde di zombie dentro automobili
in un corpo di spine restiamo immobili
e lo so cosa mi fa capire il vero
sapere che il bicchiere è mezzo pieno di veleno
sapere che il dovere è campare senza riflettere
alzarsi, deprimersi, dormire, ripetere

[hook]
perchè rischi di convincere te stesso
se knees weak, arms are heavy
it doesn’t even matter how hard you try
se ti pieghi a ciò che pensano
ti perdi a ciò che dettano
sentimi, ascoltami e ripeti ciò che ho detto bro
abbandonato a me stesso, a me stesso, a me stesso
ma dopotutto meglio per me stesso

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