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lirik lagu harakiri – tabla ras

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[strofa 1: tabla ras]
entro sul beat con l’attitudine di un pugile sul ring
[mama sic baba, se chic freak b*tch chi spara?]
chi prova a fottere tabla fotte lo slang
cresciuto a pane e bang, io h*ll, tu seghe, bangbros
io parlo col gergo di [?] vicino ho ciclotimici
se c’imiti torni a casa presto coi lividi
in testa c’ho i crimini, non siamo simili
sbatti le zigulin, b*tta ogni cassa in un cesto di vimini
vuoi darti fuoco man? ’cause i’m in love with the coco
ti faccio “no” con la mano tipo mutombo
per questa merda ho la scimmia tipo dugongo
non fotti col trittongo, coi “se” e “me la suppongo”
prova la matrica giusta, dimmi di sì che te gusta
sono capace di simili flow, tu sei veloce? ma chiedilo a schock (no no no no)
[tabla, jergo e musa?] siamo tre bestie al mic, se vuoi testarci annusa

[ritornello: tabla ras]
per fare il rap uomo servono le barre
per fare le barre, yo, basta che respiri
non m’interessa quanto varia chi ti spiri
io quando fotto basta che respiri, per te harakiri
per fare il rap uomo servono le barre
per fare le barre, yo, basta che respiri
non m’interessa quanto varia chi ti spiri
io quando fotto basta che respiri, per te harakiri
[strofa 2: jergo]
[?]
tu volevi fare outing ma poi hai fatto confusione
ti sei scopato martina dell’ombra alla luce del sole
e se ti mollerà la colpa è della collera perché lei non crollerà
se ti ha già fatto segno che il suo reggiseno non lo toglierà
e non la dà la prima sera e che la sborra non le piace, ma la tollera
[?] calli da quando [?] mi urlava
prima di quei fottuti sette nani in miniera
e a fine turno biancaneve io me la pippavo in una sola sera
quali storielle ad halloween
con l’md nella carta delle caramelle
e ai bambini tutti travestiti e pitturati
gli dicevo: “ecco il dolcetto, ma sapete: lo scherzetto è che siete nati”
che classe la tua donna, ci sta
fammi indovinare, tatuatrice od estetista
[?] se non urli non esisti
ma morirò da ricco ateo, mica come sti poveri cristi

[ritornello: tabla ras]
per fare il rap uomo servono le barre
per fare le barre, yo, basta che respiri
non m’interessa quanto varia chi ti spiri
io quando fotto basta che respiri, per te harakiri
per fare il rap uomo servono le barre
per fare le barre, yo, basta che respiri
non m’interessa quanto varia chi ti spiri
io quando fotto basta che respiri, per te harakiri
[strofa 3: musashi aka eugen de silentio]
eugen de silentio è il demone del vento
un talento fra macerie sovietiche come andrij ševčenko
hip hop ronin, senza padroni vedo
che di me mormora tutto l’impero, da nagasaki a [dedo?]
meditabondo m’impongo l’ombra e la calma
destinato ad esser tagliato fuori come gli iloti a sparta
ma per chi blatera a vanvera
ho in serbo tante coltellate nelle natiche come in carcere ad ankara
ε δ σ raffinato ed affilato
malfidato con il calamaio sempre trafficato
brutto e b*tterato, burbero ed adulterato
io mi catapulto nel tumulto occulto e fungo da imputato
mi trascino circondato da decerebrati
e mi deprimono intelletti da celenterati
b*tterfly knife muzik, we know how to use it
¿tabla ras, qué pasa, hermano? [?]

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