lirik lagu tempo perso – tepick
[strofa 1]
ogni giorno p-ssa, allo specchio stessa faccia
tante le parole per paura che si taccia
p-sso dopo p-sso non si lascia traccia
siamo appesant-ti, ci cadono le braccia
perché tutti mossi come in una vecchia foto
e tutti commossi a riguardarla anni dopo
ritornare bambini, annaspare nel vuoto
il muschio che rimane su ricordi senza scopo
è l’evoluzione che di fatto è un grande forse
come sigaretta che diventa tosse
come un lavandino che gocciola di notte
ma che dopo anni ha creato grandi grotte
come stai? come va? sai così così
in queste serate dove tutto è c’est la vie
perché ciò che p-ssa, ogni lunedì
ogni volta sveglia, fino al venerdì
e il giallo lampeggia sulla strada
pugni in tasca, dietro quella casa
altra serata, p-ssata, amata
sono perso, vada come vada
in ogni momento, si alza l’asticella
perché con il tempo, è una grande guerra
i bastioni di orione li ho visti sulla terra
un secondo, un bastone diventa navicella
[bridge]
e p-ssano quei giorni
con le mani fredde in tasca
custodisco i ricordi
di una macchina che scatta
[ritornello]
dimmi perché per te
è così facile (eh) è così facile scorrere (eheh)
dimmi perché per te
è così facile (eh) è così facile scorrere (eheh)
[strofa 2]
inutile
come l’acqua quando non hai sete
perché provo ad esternare solo non si vede
“come stai?” qualcuno me lo chiede
ma non ascolta la risposta a sua volta dice “bene”
sarà che penso male a bicchier vuoto
quell’alito di fumo, una scopata senza scopo
un’amicizia così grande da non vederne il moto
tutto questo racchiuso in una foto
perfetti sconosciuti, ma vissuti da una vita
perché amici, litigati e di nuovo con fatica
perché odio, sentimento, ma il vuoto che si ha dentro lo riempio, come il bicchiere fermo
e poi il ritorno: p-sso svelto
uno sp-cciatore fischia, buio pesto
il portone, rincaso lento
i vest-ti su una sedia, cado nel mio letto
ripenso, ancora il freddo
mi rigiro ma non mi addormento
rimpiango un rimorso che è finto, mi pento
mi attengo al mio istinto distinto che è peggio
[bridge]
e p-ssano quei giorni
con le mani fredde in tasca
custodisco i ricordi
di una macchina che scatta
[ritornello]
dimmi perché per te
è così facile (eh) è così facile scorrere (eheh)
dimmi perché per te
è così facile (eh) è così facile scorre (eheh)
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