lirik lagu ludwig von wittelsbach – toni zeno & gionni gioielli
[testo di “ludwig von wittelsbach”]
[intro]
è incapace di riposo
ha cercato la felicità disperatamente e in quello che è impossibile
e il senso di sicurezza è quello che… che è fuori dalla mia portata
yo, è toni, vai, seh, ah
[strofa 1]
faccio trattati, atterro a maastricht (seh), ho blocchetti d’hashish (oh)
finché non vesto i miei fantasmi a cashmere
qua non si vince un cazzo (ahah)
la mia clessidra non ha sabbia, ha grani di rosario
e il tempo è solo una parola mentre ti fai spazio
i miei fratelli cercano la pace, trovano gli oppiacei
fottono la malattia esponendosi al contagio (tu*tu*tu*tu, seh)
incapaci a fare il male perché è stato il male a farci (no)
figli non desiderati masticati tra lе fauci (grr)
e, scemo, non vengo dal basso, sto salendo dall’infеrno (oh)
fiori col filo di ferro, in busta un contrappasso eterno (oh)
vedo che ti sei abbassato perché vuoi alzare il livello (eh)
mi misuro con il peggio, tu col cazzo ed il righ*llo, com’è? (eh)
ingrasso il corpo astrale, qua poi peso trenta chili (seh)
ho messo il disco e fai cagare come trenta kiwi (tu*tu*tu*tu*tu*tu*tu*tu)
‘sta cosa è nel mio sangue come zuccheri e additivi
i miei in zona coi gomiti alti e il naso di chiellini (uh)
[interludio]
no, ‘mbare, seguendo il canone del rap italiano ora dovevo partire con un mega ritornellone tipo (no, no, no, no, no, non so se… eheh)
non lo so, griselda: “tu*tu*tu*tu*tu*tu*tu, bu*bu, brr”, quelle cose, la realtà è (eh, oh, mamma*ma)
che, ‘mbare, non hai capito un cazzo di questa roba, è inutile farla così a gratis (oh mamma, oh mamma)
da quando gioielli m’ha chiamato–
[?] (tu*tu*tu*tu*tu*tu*tu*tu*tu)
yah, yah (vai, vai)
[strofa 2]
sto in una vasca e i drammi adesso sono rateizzati (seh)
riti egiziani, oli essenziali tipo gli iniziati (amen)
lei che mi chiede se c’è un film che c’abbia un po’ ispirati (ahahah)
[?] insegna consegna a domicilio, apprezziamo miyazaki (eheheh)
chiedi al tuo rapper che nei testi ha solo droghe e ricette
parla di neve neanche se fosse giuliacci a dicembre (oh)
ti faccio una domanda, dimmi, è una questione di scelte
è più facile vendere un chilo o fare un disco decente? (oh)
rido se parli di cultura con le strade vuote (oh)
le radio con cinquanta rapper e manco una barra (seh)
linee melodiche melliflue, strizza l’occhio all’audience (oh)
scritte per bimbi ed altri eterni bimbi over quaranta (ahahah)
ammucciavamo quelle palle tipo dentro a un torello (seh)
ma col talento di pastore il primo anno al palermo (seh)
bruciamo un etto ogni tre giorni come quelli correndo
sì, e siamo sotto per ‘sto gioco tipo beppe fiorello
e ci stanno dietro uguale (tu*tu*tu*tu*tu*tu)
[outro]
yeah
qualsiasi cosa accada qua ci stanno dietro uguale (oh)
che ci sia il sole oppure l’alba, frate’, qua ci stanno dietro uguale
il mondo che ci circonda è intollerabile, meschino, gli uomini sognano la sicurezza materiale e nient’altro e sono pr*nti a perdere la vita pur di raggiungerla
io voglio essere libero, libero di cercare la felicità nell’impossibile
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