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lirik lagu big babol – wubame

vorrei vederti e dirti cose che non penso così non mi credi
immaginare sta canzone scritta, baby e puoi rimaner zitta. devi
solo aspettare che io sciolga il ghiaccio de tuo iglù
poi quando taccio dimmi tu che vedi
in me, che son lo yeti ma, davanti al sole, dedalo
e credo tu sia il motivo per cui le persone pregano
no, tu non sei il fiore e neanche il petalo
ma sei la cazzo di ragione per cui esistono, ci creda o no
mi chiedono chi sei per me, rispondo il tetano ma
prendo fiato per sta roba. chiami esco a trecento all’ora
dai che stai dicendo ancora?
non sai di certo quanto il resto dei miei piani sia diverso dai tuoi se siamo qua
io, con la mia penna in bocca e l’aria da pelle d’oca
uno sciamano. coscia, mano, la tua sigaretta in borsa
ci consumiamo le ossa, fumiamo piano: siamo pellerossa
ti tengo in mano finché hai la pelle rossa
velenosa quanto
una persona che ti vuole e non sa quanto, coca col tabacco e son qua calmo
non l’ho mai fatto perché costa tanto
fa male più perderti o constatarlo?
se ci penso mica mi rispondo: mi rincoglionisco
il giorno lo p-sso, ma infondo ascoltando lo stesso disco
torno piccolo per un secondo, non ti ricordo, disto
tanto che se ti incontro non corro il rischio
di capire che mi fai impazzire più del nervosismo
più del dire che con le cartine non c’ho perso ritmo
che vuol dire star così quando penso: “ti ho perso”? cristo
c’hai ragione che c’hai sempre ragione: c’ho perso. visto?

nevica e fa caldo. nevica e fa caldo qua
nevica e fa caldo. nevica e fa caldo qua
nevica e fa caldo. nevica e fa caldo qua
io so che nevica e fa caldo. nevica e fa caldo
nevica e fa caldo. nevica e fa caldo qua
nevica e fa caldo. nevica e fa caldo qua
lei non mi merita, sì, ma tanto se mi chiama sto qua
nei sogni mi evita, ma medica. nevica intanto

piango seduto nel bagagliaio di un’auto. ho il suo sapore in bocca
penso a un abbraccio, a ogni insulto, a lei che si tocca dentro
io, un poveraccio che ha due soldi e se li gioca, tento
sempre convinto di volare, anche se sto cadendo
nevica, il cuore levita, a me dica il senso
nemica e amore che mi da estremità e centro
gelida ferita che si fa se la penso
ora ti dico addio, come a sto drummino, che mi si è spento

- wubame

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